[Seconda parte dell'articolo: "qmail, un server di
posta con la "q" minuscola"]
Vpopmail (www.inter7.com) è un importante strumento
che consente l'impostazione di molteplici domini di posta
virtuali su di uno stesso server.
Senza soffermarsi sulle interessanti caratteristiche di
questa estensione di qmail occorre osservare come nel caso
proposto si sia utilizzata, per motivi di flessibilità
ed usabilità, la configurazione dei virtualdomain
e delle relative mailbox attraverso il database server MySQL.
Per procedere all'installazione di questa estensione per
prima cosa occorre reperire i sorgenti e procedere alla
decompressione:
# cp vpopmail-5.2.2.tar.gz /var/tmp/
# cd /var/tmp/
# tar xzvpf vpopmail-5.2.2.tar.gz
# cd vpopmail-5.2.2
Vpopmail, per funzionare correttamente necessita di utente
e gruppo dedicati:
# chattr -i /etc/passwd
# chattr -i /etc/group
# chattr -i /etc/shadow
# chattr -i /etc/gshadow
# /usr/sbin/groupadd -g 89 vchkpw
# /usr/sbin/useradd -g vchkpw -u 89 vpopmail
# chattr +i /etc/passwd
# chattr +i /etc/group
# chattr +i /etc/shadow
# chattr +i /etc/gshadow
Poiché nella configurazione prevista in questo caso
facciamo utilizzo di MySQL occorre creare il database dedicato:
# mysql -u root -p
Enter password:
Welcome to the MySQL monitor. Commands end with ; or \g.
Your MySQL connection id is 2 to server version: 4.0.13
Type 'help;' or '\h' for help. Type '\c' to clear the buffer.
mysql> CREATE DATABASE vpopmail;
Query OK, 1 row affected (0.13 sec)
mysql> GRANT Select, Insert, Update, Delete, Index,
Alter, Create, Drop ON vpopmail.* TO 'vpopmail'@'localhost'
IDENTIFIED BY 'password';
Query OK, 0 rows affected (0.12 sec)
mysql> quit
Bye
L'utente "vpopmail" per il servizio MySQL e la
relativa password devono essere inseriti nell'apposito file
di configurazione "vmysql.h"; tale modifica è
piuttosto intuitiva:
/* Edit to match your set up */
#define MYSQL_UPDATE_SERVER "localhost"
#define MYSQL_UPDATE_USER "vpopmail"
#define MYSQL_UPDATE_PASSWD "password"
#define MYSQL_READ_SERVER "localhost"
#define MYSQL_READ_USER "vpopmail"
#define MYSQL_READ_PASSWD "password"
/* End of setup section*/
Un ulteriore elemento che potrebbe essere interessante,
consiste nell'impostazione del limite percentuale della
quota delle mailbox, raggiunto il quale viene inviato un
messaggio di avviso; l'impostazione di tale limite può
essere effettuata all'interno del file "vdelivermail.c"
(a tale scopo potrebbe essere utile personalizzare il messaggio
di avviso presente nel file "quotawarn.msg"):
#define QUOTA_WARN_PERCENT 90
A questo punto si può passare alla configurazione
vera e propria del software attraverso il seguente comando:
# CFLAGS="-O3 -march=i686 -mcpu=i686 -funroll-loops
-fomit-frame-pointer"; export CFLAGS
# ./configure \
--enable-roaming-users=y \
--enable-relay-clear-minute+
s=10 \
--enable-learn-passwords=y \
--enable-auth-logging=y \
--enable-mysql-logging=y \
--enable-clear-passwd=y \
--enable-logging=y,v \
--enable-mysql=y \
--enable-valias=y \
--enable-qmail-ext=y \
--enable-defaultquota= 10000000
Si consiglia di eseguire
# ./configure --help
per maggiori informazioni sulle opzioni abilitate.
E' sufficiente eseguire i comandi che seguono per procedere
alla compilazione ed all'installazione :
# make
# make install-strip
Configurazione e utilizzo di vpopmail
Ora che "vpopmail" è stato installato,
occorre configurarlo correttamente attraverso questi semplici
ed intuitivi comandi:
# echo "40 * * * * /home/vpopmail/bin/+
clearopensmtp 2>&1 > /dev/null" >>
/etc/crontab
# cp quotawarn.msg /home/vpopmail/domains/.+
quotawarn.msg
Adesso il servizio di posta è veramente pronto e
non resta che avviare "qmail", verificare che
i servizi siano correttamente attivati, e creare qualche
mailbox di prova per testarlo.
# qmailctl start
Starting qmail
# qmailctl stat
/service/qmail-send: up (pid 2681) 15 seconds
/service/qmail-send/log: up (pid 1156) 3331 seconds
/service/qmail-smtpd: up (pid 2685) 15 seconds
/service/qmail-smtpd/log: up (pid 1157) 3330 seconds
/service/qmail-pop3d: up (pid 1183) 3311 seconds
/service/qmail-pop3d/log: up (pid 1184) 3311 seconds
messages in queue: 0
messages in queue but not yet preprocessed: 0
Per testare il servizio si consiglia in primo luogo di
creare un dominio a livello di DNS e creare il dominio di
posta virtuale ed eventualmente qualche utente; i comandi
che seguono servono a tale scopo:
# /home/vpopmail/bin/+
vadddomain dominio.com
Please enter password for postmaster:
enter password again:
# /home/vpopmail/bin/+
vadduser prova@dominio.com
Please enter password for prova@dominio.com:
enter password again:
A questo punto esistono due mailbox chiamate "postmaster@dominio.com"
e "prova@dominio.com"; si consiglia di testarle
con un normale client di posta.
Conclusioni
Farsi trascinare dalle "guerre di religione" che
caratterizzano il mondo del software non è mai produttivo
ed affermare che qmail è meglio di altri MTA (ad
esempio sendmail, postfix o exim) sarebbe inutile.
Senza dubbio la cura degli aspetti di sicurezza, performance,
affidabilità e modularità fa di qmail un prodotto
altamente professionale e garante di futuri sonni tranquilli.
In particolare la stabilità e la longevità
rendono quasi nulle le operazioni di aggiornamento anche
se, ad onor del vero, il ricorso alle varie estensioni può
comportare degli aggiornamenti più o meno frequenti.
Nonostante la licenza parzialmente restrittiva, la sua elevata
e rapida diffusione costituisce di per sé una garanzia
di funzionamento e potenzialità.
Il presente articolo vuole essere un semplice punto di partenza
per consentire a chiunque ne sia interessato di realizzare
e personalizzare (anche grazie al ricorso alle centinaia
di estensioni che vanno dalle webmail agli antivirus) un
completo server di posta.
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