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Categoria: Generale
  Nonostante il sequestro, ThePirateBay.org, il sito di riferimento di BitTorrent ? di nuovo online.
Scritto da Redazione alle 15:01 - 5 Giugno 2006 - Letture: 2115 | Voti: 51% (428 tot.) Aggiungi un segnalibro a questa pagina Vota Referer di questa pagina Segnala un errore al webmaster
Come gi? anticipato ThePirateBay.org, nel rispetto della sua natura temeraria nei confronti dell'industria e dello spirito di insubordinazione tipico della sua grande comunit?, ha gi? riaperto i battenti ed ? attualmente online e operativo.


Come abbiamo gi? segnalato in due news precedenti, la Swedish National Criminal Police ha compiuto nei giorni scorsi un raid dell'ISP Rex|Port80, provider che ospitava ThePirateBay, popolare sito e tracker di riferimento della comunit? di file-sharing BitTorrent (forse il vasto nella storia della rete), e circa altri 200 domini. Il raid ha portato al sequestro di molti server, alcuni dei quali totalmente estranei all'attivit? di TBP e, a quanto pare, ha causato danni economici a numerose aziende.

Dopo i raid delle forze dell'ordine l'industria dell'intrattenimento ha ufficialmente cantato vittoria. La MPA (Motion Picture Association) ha affermato in un comunicato stampa che le autorit? svedesi avevano "sprofondato the Pirate Bay".

Anche IFPI (International Federation and Phonographic Industry) aveva voluto evidenziare l'operazione: "? un'ottima notizia per l'industria musicale svedese e per i veri innovatori ed imprenditori che stanno tentando di creare una attivit? commerciate digitale legale". L'Antipiratbyr?n, l'anti-piracy bureau svedese, infine, ha espresso la sua soddisfazione dopo un lungo periodo di impotenza a difesa del copyright.

Ma come gi? anticipato ThePirateBay.org, nel rispetto della sua natura temeraria nei confronti dell'industria e dello spirito di insubordinazione tipico della sua grande comunit?, ha gi? riaperto i battenti ed ? attualmente online e operativo.

Il "ritorno" di TBP non arriva certo a sorpresa. Tre giorni fa, durante il raid delle forza dell'ordine, un portavoce di TBP aveva affermato: "Non siamo sicuri di quando potremo ritornare, ma ci sposteremo in un altro paese se necessario". Due giorni fa la home page di TBP riportava a caratteri cubitali: "SITE DOWN - WILL BE UP AND FULLY FUNCTIONAL WITHIN A DAY OR TWO". Secondo Carl Lundstr?m, impiegato di Rix|Port80, TPB aveva acquistato nuovi server, installato i backup ed era gi? in funzione in fase di test in almeno un centro server straniero.

Oggi ThePirateBay ? di nuovo online, anche se attualmente le capacit? di indexing sono ridotte in attesa che si diffonda la notizia della "resurrezione". Il sito viene ospitato in 4 diverse location, Olanda, Russia, Ucraina e in un'altra nazione europea. L'annuncio delle nuove location di hosting arriva dal sito web di The Pirate Party, organizzazione nata a supporto del libero scambio di materiale coperto da diritti d'autore.

Fredrik Neij, uno degli amministratori di TBP, commenta: "Abbiamo un nuovo contratto con una azienda in modo da ottenere spazio server ? Ci consideriamo innocenti, quindi non abbiamo avuto problemi a iniziare da un'altra parte". L'azienda olandese non sembra per nulla preoccupata di avere TPB come cliente. "Siamo stati chiari riguardo la nostra attivit?. Quindi sanno come abbiamo intenzione di operare", commenta Neij.

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